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“Come i politici ci ingannano”: se ne parla ad Ascoli Piceno

Il 26 marzo a Palazzo dei Capitani Massimo Teodori presenta il suo libro sul tema, "Complotto!"

"Complotto!"- copertina libro

Giovedì 26 marzo, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno si terrà dalle ore 17.30 un incontro dibattito con Massimo Teodori, storico e saggista.


Nel corso dell’evento verrà presentato il suo libro “Complotto! Come i politici ci ingannano”, scritto in collaborazione con il giornalista Massimo Bordin.

L’iniziativa è realizzata dal Lions Club Ascoli Piceno Host in collaborazione con la libreria Rinascita. Introdurrà la serata Carmine Verrone presidente del Club e dialogherà con l’autore Pietro Frenquellucci. La presentazione si svolge con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e della provincia di Ascoli Piceno. Si ringraziano inoltre la Confcommercio della Provincia di Ascoli Piceno, la CNA Provinciale Picena, e la Camera di Commercio Cittadina.

IL LIBRO
“Fumo, soltanto fumo”. Così ha replicato Giorgio Napolitano alle accuse di aver complottato a favore di Mario Monti, contro Silvio Berlusconi. Questa è solo l’ultima in ordine di tempo delle fantasie evocate dal complottismo, l’arma più usata dai politici di qualsiasi colore per giustificare le proprie incapacità e ingannare l’opinione pubblica. Il morbo complottistico è così diffuso che nessuno crede più a quel che vede e molti pensano davvero che siamo governati da forze imponderabili. Sono vere o false le versioni che dipingono Berlusconi come vittima dei giudici, Grillo & Casaleggio come agenti di una cospirazione internazionale, Monti come mandato dalla massoneria finanziaria, le ruberie dei partiti inventate dai magistrati e, viceversa, i magistrati ossessionati dal desiderio di tappare la bocca ai politici?

In questo libro, Teodori e Bordin rispondono raccontando per la prima volta una controstoria anticomplottistica della Repubblica, che smonta trucchi e abbagli della politica: dai comunisti, che ieri vedevano ovunque le forze oscure della reazione, ai democristiani, che inventavano golpe destabilizzanti solo per rafforzare il proprio potere; dalle cospirazioni eurocapitalistiche alla “bufala” della p2 ad opera del grande “pataccaro” Licio Gelli, dalle teorie sulla perfida mano americana al potere della mafia all’indomani dello sbarco alleato in Sicilia; dalla favola del “doppio Stato” a Gladio e Moro. Persino il processo per la trattativa Stato-Mafia utilizzerebbe, scrive Massimo Bordin, “schemi logico-interpretativi propri delle cosiddette teorie del complotto”.

Sullo sfondo la realtà dell’Italia inquinata dallo “stile paranoico” di una politica degradata a teatro dei pupi, qui impietosamente messa sotto accusa. Ma c’è dell’altro: il complottismo, che nasconde la mancanza di seri progetti politici, rischia di spingere ancor più al limite la democrazia italiana, già sull’orlo del baratro.

 

dagli Organizzatori

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