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25 Aprile: il programma delle celebrazioni ad Ascoli Piceno

Messaggio al territorio della Presidente della Camera Laura Boldrini

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Sacrario ai caduti - Colle San Marco, Ascoli Piceno

La tradizionale celebrazione che si svolgerà a Colle San Marco lunedì 25 aprile, di cui ricorre quest’anno il 71° anniversario della Liberazione e il 68° anniversario della Costituzione, acquista una valenza ancora più significativa.

Il Sacrario ai caduti è stato infatti riqualificato dalla Provincia, dopo oltre 20 anni, con lavori di restauro e risanamento sul monumento che hanno riguardato anche l’area circostante. L’Amministrazione Provinciale e l’A.N.P.I. hanno rivolto un invito congiunto speciale a tutti i sindaci del Piceno ad intervenire alla cerimonia e alle autorità civili e militari del territorio tra cui l’On. Luciano Agostini e la Vice Presidente della Regione Marche Anna Casini.

Per l’occasione, la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ha inviato al Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo e al Presidente dell’A.N.P.I. provinciale Pietro Perini un suo messaggio rivolto alle autorità, ai partecipanti e a tutti i cittadini del Piceno per l’iniziativa.

“Custodire con cura i luoghi – come quello in cui è stato edificato questo memoriale – che segnano il cammino del nostro Paese verso la libertà e la democrazia – scrive la Presidente Boldrini – rappresenta una responsabilità civica oltre che un dovere morale. Si tratta anzitutto di mantenere viva la testimonianza del sacrificio di tutti coloro che – spesso giovanissimi, torturati, perseguitati o internati nei campi di sterminio – hanno perso la loro vita per garantirci un orizzonte di diritti e di democrazia. Ed occorre al tempo stesso trasmettere alle giovani generazioni il senso e il valore della Lotta di liberazione.

Entrando nel dettaglio del programma della giornata di lunedì 25 aprile: si inizierà, alle 9, con la deposizione della corona dinanzi al Palazzo del Governo, in piazza Simonetti. Da li, quindi, partirà il corteo delle autorità civili e militari diretto a piazza Roma dove, alle ore 9.15, sarà deposta una corona sul monumento ai caduti. Alle ore 9.30, quindi, le autorità si trasferiranno a Colle San Marco dove, alle 10, prima della deposizione della corona sul cippo e sul sacrario ai caduti per la Resistenza e la resa degli onori ai caduti, verranno pronunciati gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni.

Prenderanno la parola il Prefetto di Ascoli Piceno dott.sa Graziella Patrizi, il Presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, il Sindaco di Ascoli Piceno avv. Guido Castelli e il Presidente del Comitato provinciale A.N.P.I. Pietro Perini. Chiuderà la giornata, alle 11, la celebrazione della Santa Messa in memoria di tutti i caduti.

SCARICA e LEGGI la lettera del Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini

Commenti
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antoniocens
antoniocens 2016-04-24 09:07:48
Certamente il 25 Aprile,deve essere ricordato come il giorno della liberazione Italiana dalla dittatura e dalla fine della guerra,ma vedendo oggi l'andamento generale della situazione Nazionale,quei poveri uomini morti per la libertà,si stanno rigirando nelle tombe,vedendo come un popolo china la testa davanti a questa classe politica di inietti e approfittatori di ogni risma.La Boldrini se la poteva risparmiare di mandare il messaggio ai Caduti del Piceno,Doveva esserci,ma la paura delle contestazioni fermano i poiliticanti.Tra i caduti del piceno ci sono due fratelli di mio padre,morti da partigiani qui a Montemonaco,dove l'A.N.P.I.,i Sindaci e la Provincia,commemorano solo con un semplice lascito di una corona d'alloro,una cerimonia senza senso,che dovrebbe essere accompagnata da un nugolo di persone,e ragazzi che capiscono il vero sacrificio che questi ragazzi ventenni hanno dato,hanno donato la loro vita in cambio di un altra dittatura mascherata da democrazia.Non voglio essere pessimista,ma oggi si professa,si dice che tutto va bene,ma la verità è un altra,la gente è stanca,il lavoro viene meno,il Popolo è suddiviso ormai in due classi distinte i ricchi e i poveri,e non vedo una via di uscita,anzi l'uscita c'è,quella dei giovani che vanno a lavorare all'estero,perchè qua c'è solo miseria....Viva il 25 aprile.Viva la provincia i comuni le regioni i politici l'A.N.P.I.e chi più ce ne ha ce ne metta,l'infili in un calderone e gli diano fuoco...ma a fuoco lento,devono sentire a mano a mano il tepore ed il dolore che Noi proviamo nascosti da questa libertà inventata.
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