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Controlli nella filiera della pesca: sequestri e sanzioni a San Benedetto del Tronto

Tolti dal mercato prodotti ittici venduti senza etichette, non tracciabili o venduti da non autorizzati: elevate multe per 30mila euro

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I ricci di mare sequestrati dalla Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto

Contrasto alla pesca illecita e verifica del rispetto della normativa sulla tracciabilità ed etichettatura del prodotto ittico. Sono due degli ambiti sui quali si sta concentrando l’attività della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto che ha effettuato numerosi controlli sulle imprese locali di pesca, commercio e lavorazione dei prodotti ittici.

Nell’ambito di un capillare presidio dell’intero litorale di giurisdizione, sia in mare che a terra, sono stati impegnati 25 militari della Capitaneria cittadina e 4 unità navali che hanno sequestrato 50 kg di totani, 33 kg di miscuglio (scorfano, merluzzo, triglia e pesce san pietro) e 80 kg di vongole, oltre a 99 ricci di mare (FOTO), in quanto pescati in tempi vietati dalla legge poiché nei mesi di maggio e giugno si assiste alla loro naturale riproduzione.
Molti prodotti ittici privi di tracciabilità e quindi non sicuri per il consumatore sono stati tolti dal mercato, così come quanto in vendita da soggetti non autorizzati. Complessivamente sono state elevate sanzioni per circa 30mila euro.

Numerosi, inoltre, gli attrezzi da pesca sequestrati nel corso dell’operazione, sia perché costituenti strumenti non conformi con quanto previsto dalla normativa sulla pesca professionale e sportiva, sia perché posizionati in luoghi pericolosi per la sicurezza della navigazione; si tratta, nello specifico, di cestelli, bertovelli, cogolli e nasse.

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