Il Magazine di Expedia ha recentemente stilato una lista di 18 itinerari turistici per scoprire l’Italia nel vero senso della parola. Perché il Belpaese non è soltanto Roma, Venezia o Firenze: ogni regione ha le sue gemme nascoste e solo internet sta contribuendo a svelarle al grande pubblico. Prendendo spunto da quell’articolo siamo così in grado di parlarvi di 3 posti incredibili, italianissimi e che quasi sicuramente non avete mai visto.

Il primo è il Parco dei Mostri di Bomarzo. Si trova in provincia di Viterbo ed è un complesso monumentale antichissimo: fu inaugurato infatti nel 1547. Il nome del Parco fa riferimento alle numerose sculture in basalto che rappresentano divinità, animali mitologici e creature spaventose, e che spuntano dalla vegetazione insieme a edifici classicheggianti e costruiti con lo scopo preciso di confondere i visitatori. “Regista” dell’opera fu l’architetto Pietro Ligorio, celebre per aver progettato la maestosa Villa d’Este di Tivoli: una garanzia, non trovate? Il biglietto standard costa 10 €: potete trovare info su orari e riduzioni sul sito ufficiale.

Anche l’estate nelle Marche può riservare piacevoli sorprese. Il piccolo centro di Treia (Macerata), nelle due settimane che precedono l’agosto di ogni anno fa parlare di sé per via della Disfida del Bracciale, una rievocazione storica molto particolare.   La città, vestita dei colori dei suoi quartieri storici (giallo, viola e azzurro), si prepara con spettacoli, musica e degustazioni alla Disfida, che si basa su uno sport che fino agli anni ’20 del secolo scorso fu uno dei più popolari del nostro Paese: il pallone col bracciale. Si gioca in un campo di circa 80 metri di lunghezza, spesso con un muro laterale di appoggio alto più di 15 metri. In questi casi le squadre si compongono di 3 giocatori ciascuna, un battitore, una spalla e un terzino. Sono pochissimi i posti in Italia dove è ancora possibile vedere una partita di pallone col bracciale, e a Treia il contorno vale tanto quanto il piatto forte: non fatevi scappare la prossima edizione.

Chiudiamo il nostro viaggio a Nord, in Piemonte, e ancor più precisamente in provincia di Novara. Il piccolo comune di Orta San Giulio – 1300 abitanti in tutto – si affaccia sul Lago d’Orta, e il Lago d’Orta ospita un’unica isola, quella di San Giulio, che detto francamente è uno spettacolo. È più minuscola che piccola: la quasi totalità del territorio è occupata dalla Mater Ecclesiae, un’abbazia femminile di clausura. Il resto sono pochi stanziali, un mucchio di seconde case e tanto silenzio, che potrete raggiungere in 5 minuti di traversata dalla costa. Una meraviglia.