Il tecnico della Questura ascolana potrebbe inquinare le prove, il 18 dicembre nuovo sopralluogo nel bosco

Resta in carcere Alvaro Binni, il tecnico della Questura di Ascoli Piceno accusato di aver ucciso la funzionaria della Prefettura di Ancona Rosella Goffo strangolandola per poi seppellirla nel bosco dell’Impero a colle San Marco. Il tribunale del Riesame di Ancona ha rigettato l’istanza che la Corte di Cassazione aveva avanzato con i dubbi sollevati dalla difesa in merito alla necessità di carcerazione del poliziotto.



Binni – dopo aver sperato che l’annullamento della corte suprema rispetto all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Ascoli Carlo Calvaresi il 12 febbraio scorso nei suoi confronti, fatto che aveva rinviato la decisione al Riesame dorico – aveva sperato di tornare libero, ma ha dovuto fare i conti con la dura realtà che ha confermato quanto già si immaginava negli ambienti, ovvero che sussiste il pericolo di inquinamento delle prove.

Il prossimo 18 dicembre nuova udienza del processo abbreviato che si tiene ad Ascoli Piceno e nuovo sopralluogo degli inquirenti nel bosco di Colle San Marco, dove vennero casualmente ritrovati i resti della funzionaria 47enne in avanzato stato di decomposizione, sempre se le condizioni meteo lo permetteranno.

di Carlo Leone