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Stoccaggio del gas, l’associazione “Ambiente e Salute nel Piceno” accusa Ceriscioli

"Riteniamo fortemente insufficienti - avverte l'associazione - le (mancate) risposte della Presidenza della Regione Marche"

mappa dello stoccaggio del gas a San Benedetto del Tronto

L’associazione “Ambiente e Salute del Piceno” si espone nuovamente sul tema dello stoccaggio del gas condannando le mancate risposte del presidente della Regione Ceriscioli a seguito delle interrogazioni presentate in consiglio regionale da Piero Celani e Peppe Giorgini.
“Riteniamo fortemente insufficienti – avverte l’associazione –  le (mancate) risposte della Presidenza della Regione Marche, sull’impianto di Stoccaggio gas a San Benedetto del Tronto

Ancora una volta il Presidente della Regione Marche Ceriscioli fugge dal confronto sul tema dell’impianto di stoccaggio gas, e delega l’assessore all’ambiente Sciapichetti a rispondere alle due interrogazioni presentate dai Consiglieri Celani e Giorgini.

Non una delle domande formulate nelle interrogazioni ha ricevuto una risposta degna di tal nome. Non un accenno al comportamento non qualificabile dei tecnici Cremonesi e Piccinini.

L’assessore ha sbandierato la contrarietà della Regione Marche all’impianto di stoccaggio fornendo come dimostrazione la nota verbalizzata a margine di una seduta di giunta della passata amministrazione in cui si dichiara la futura negazione dell’intesa in sede di conferenza dei servizi Stato-Regione.

Probabilmente i nostri amministratori non sono a conoscenza del fatto che il dissenso debba essere opportunamente motivato. Riteniamo dunque che sia d’obbligo che tale negazione dell’intesa sia espressione delle intenzioni della più alta autorità della Regione Marche, il Consiglio Regionale, attraverso una opportuna delibera.

Resta inoltre ancora inevasa la richiesta al Presidente della Regione, fatta dal Comune di San Benedetto e firmata dal Sindaco Gaspari, di una revisione del VIA Regionale, riguardo alla quale il Presidente non è stato capace neanche di rispondere di no ed ha deciso di sottomettere i propri poteri allo strapotere degli strapagati tecnici Regionali che, non abbiamo ancora capito, o forse si, di chi tutelino gli interessi e le aspettative.

Noi proseguiamo per la nostra strada e continuiamo nella raccolta di sottoscrizioni all’esposto penale e civile che sarà presentato dall’Unione Nazionale Consumatori.”

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