Marchi e brevetti, un master per tutelare le opere dell’ingegno
Il nuovo Codice della proprietà industriale è contenuto nel decreto legislativo 131/2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 192 del 18 agosto scorso ed entrata in vigore ai primi di settembre. Una norma che contempla tutele processuali più ampie e veloci, l’adeguamento delle norme sulle ricerche biotech, l’armonizzazione della disciplina europea delle regole sui marchi e brevetti, la riunificazione sotto un unico tetto delle leggi in materia di proprietà della ricerca.
Cambiamenti che necessitano di adeguati percorsi formativi al fine di permettere alle imprese e ai professionisti la conoscenza degli strumenti utili per tutelare i marchi e i brevetti.
A tal proposito Il Consorzio Universitario Piceno, l’Università degli Studi di Camerino e l’Università degli Studi di Macerata attivano, per l’a.a. 2010/2011, il Master universitario di primo livello sulla “Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale. Brevetti, marchi, opere dell’ingegno e diritto d’autore”.
Lo scopo del master è quello di soddisfare la crescente esigenza di formare operatori qualificati che sappiano rispondere ai processi innovativi, attraverso la conoscenza giuridico-gestionale e l’applicazione della normativa attinente alla proprietà intellettuale. Il master universitario in argomento, infatti, propone nel dettaglio insegnamenti sulla proprietà industriale (marchi di impresa, invenzioni, modelli di utilità, disegni e modelli) e il diritto d’autore, anche con riferimento all’ordinamento comunitario e internazionale.
L’iniziativa rappresenta un’importante occasione a livello formativo universitario, per aggiornarsi e superare gli aspetti critici che i cambiamenti normativi hanno prodotto in materia della proprietà intellettuale. Tutelare i propri marchi e i propri brevetti è un’esigenza avvertita da un numero sempre crescente di aziende. Basti pensare che nonostante la sfavorevole congiuntura economica che sta caratterizzando gli ultimi tempi le imprese continuano a investire in innovazione.
Le aziende marchigiane, infatti, hanno evidenziato forte propensione alla creazione di prodotti innovativi da immettere sul mercato tutelandoli. Ne è una dimostrazione il numero consistente di depositi brevettuali che hanno caratterizzato il decennio 2000/2010: secondo gli ultimi dati dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi diffusi dal CUP Consorzio Universitario Piceno, aggiornati all’inizio del 2010, i depositi ammontano complessivamente a 16.399, di cui la fetta più consistente, pari a 11.603, riguarda marchi nazionali, mentre 2.880 sono le invenzioni, 1.099 i modelli d’utilità e 817 i disegni e modelli.
Particolarmente consistente, inoltre, l’incremento avvenuto nell’ultimo anno: i dati a livello regionale confermano infatti un aumento dei brevetti depositati pari a quasi il 9% passando dai 1.949 a luglio del 2008 ai 2.122 dello stesso periodo del 2009 .
«In un contesto particolarmente propizio all’innovazione ben s’inserisce l’iniziativa del CUP intrapresa con l’Università degli Studi di Macerata e con l’Università degli studi di Camerino di attivare il Master universitario di primo livello sulla “Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale. Brevetti, marchi, opere dell’ingegno e diritto d’autore” – sostiene Renzo Maria De Santis, presidente del Consorzio Universitario Piceno – si tratta di un percorso formativo finalizzato a soddisfare la crescente esigenza di formare operatori qualificati che sappiano rispondere ai processi innovativi, attraverso la conoscenza giuridico-gestionale e l’applicazione della normativa attinente alla proprietà intellettuale».
Lo studio evidenzia inoltre l’andamento provinciale dei depositi brevettuali: è Macerata prima nella classifica regionale con 8.092 brevetti depositati, seguita da Ancona con 4.381, Pesaro e Urbino con 2.152 e, infine Ascoli con 1.774.
dal Consorzio Universitario Piceno
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