Scattato nelle ultime ore da parte della Guardia di Finanza il sequestro di numerose proprietà, situate nel territorio provinciale di Ascoli Piceno e riconducibili a due fratelli campani con trascorsi nella Camorra.

I due, entrambi pluripregiudicati, sarebbero stati attivi nella malavita organizzata tra le province di Napoli e Caserta fino agli anni Novanta, quando si erano trasferiti nelle Marche: una volta qui, avrebbero utilizzato l’ingente quantità di denaro ottenuta grazie alle attività illecite di cui si occupavano per acquisire un gran numero di immobili.

Alla conclusione delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle dei comandi di Ancona e Ascoli Piceno, è stato eseguito il sequestro di ben 48 proprietà tra abitazioni, magazzini, uffici, distributori di carburante, una struttura ricettiva e terreni per un’estensione complessiva di oltre 200.000 metri quadrati. Il valore di tali beni ammonterebbe a più di 4 milioni di euro.