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I giochi della tradizione marchigiana

Breve storia delle carte da gioco. Il mazzo di carte più utilizzato nelle Marche

Basilica di Loreto - Fonte: Pixabay Autore: cretulaurentiu

L’Italia è un paese in cui ancora oggi si incontrano tante diverse tradizioni popolari che continuano a vivere nei secoli, tramandate di generazione in generazione.

Ogni regione italiana ha le sue particolarità non solo dal punto artistico, gastronomico e dialettale, ma anche dal punto di vista dei passatempi. Basti solo pensare che quasi ogni regione del nostro paese ha il suo tradizionale mazzo di carte, distinto per formato, per grafica, e non solo. A questi si legano giochi specifici, che nascono da un lungo processo storico di stratificazione culturale.

 

Breve storia delle carte da gioco

Molto probabilmente le carte da gioco sono nate nel X secolo, in Cina, in concomitanza con l’invenzione della carta come materiale di supporto per la scrittura, il calcola e per il disegno. Nei decenni successivi le carte si sono diffuse in tutto l’Impero Cinese, arrivando poi fino all’India e alla Persia. Successivamente, le carte da gioco hanno riscosso poi molto successo tra le popolazione arabe. Gli arabi durante il Medioevo avevano molti contatti con l’Occidente, sia attraverso i commerci, che attraverso l’espansione militare in Sicilia e in Andalusia. Gli Europei hanno iniziato a fare proprie e reinterpretare le carte da gioco durante il Rinascimento. Erano diventate di grande moda presso le corti rinascimentali, ogni corte aveva iniziato a produrre le sue carte specifiche per celebrare la sua casata regnante. Le carte si sono diffuse poi in ogni città e hanno raggiunto ogni strato sociale della popolazione.

Questo fenomeno ha permesso che nascessero e si diffondessero tanti giochi diversi in ogni località dell’Europa e del nostro paese. Infine, con l’avvento della stampa e della produzione industriale, le carte sono diventate probabilmente il gioco più diffuso al mondo. Ovviamente, negli ultimi anni tante cose sono cambiate. Grazie agli smartphone e ai dispositivi mobili, oggi grandi piattaforme virtuali come PokerStars permettono di giocare in ogni momento della giornata, in ogni luogo, in poche semplici mosse. Il gioco è diventato una tendenza globale, che riesce a mettere in contatto persino persone provenienti da continenti diversi. Eppure, molti vecchi giochi della tradizione continuano a essere ancora molto diffusi un po’ ovunque, anche nelle Marche. Vediamo insieme alcuni dei giochi della tradizione marchigiana ancora oggi particolarmente amati.  

 

Il mazzo di carte più utilizzato nelle Marche

Il mazzo di carte più utilizzato nelle Marche generalmente è quello delle carte piacentine. Queste sono carte in stile spagnolo. Il mazzo è composto da 40 carte a due teste, anche se fino agli anni Cinquanta queste carte avevano le figure intere. Questo mazzo, nato nel Ducato Piacenza, si è diffuso poi in tutta l’Emilia Romagna, per diventare poi il mazzo di carte più diffuso in assoluto nei territori dell’ex Stato Pontificio.

 

I giochi della tradizione marchigiana

San Vicino - Fonte: Pixabay Autore: Cnippato78Un gioco molto noto a livello nazionale e particolarmente diffuso nelle Marche è il “Sette e Mezzo”. Questo ha come obiettivo il raggiungimento di un punteggio più elevato possibile senza però “sballare”, vale a dire, senza superare la quota del “7 e mezzo”. Per fare questo, ogni giocatore dovrà ottenere un punteggio migliore del banco, senza però superare mai il limite prefissato. Altro gioco molto apprezzato la “Bestia a cinque carte”. Questo nasce dalla contaminazione di diversi giochi, dalla briscola al tressette, passando anche per il bridge e il poker. Per sfidarsi occorre essere in almeno quattro-cinque giocatori e disporre di un mazzo di 40 carte. Un altro gioco simbolo delle Marche è la “Cispa”, la cui origine è contesa tra la città di Porto San Giorgio e la provincia di Pesaro-Urbino. Il termine “cispa” è legato al cinque di spade, la carta di maggior valore del mazzo, secondo il regolamento. Questo gioco si è progressivamente diffuso poi anche nelle regioni circostanti. Allo stesso modo, un altro gioco che ha avuto larga diffusione nelle zone circostanti, soprattutto in Romagna, è la “Petrangola”. In Romagna si gioca in almeno due persone, mentre invece, secondo la tradizione marchigiana, bisogna essere almeno in quattro. Se il numero dei giocatori supera i ventiquattro si può giocare anche con due o con tre mazzi di carte. Chi perde tre mani del gioco viene eliminato, lo scopo è quindi quello di resistere più a lungo possibile. I giocatori si riducono progressivamente, fino a che non restano solo due contendenti a disputare la sfida finale.

Un altro gioco interessante legato alle Marche è “Trucco”. Questo è nato in Sud America, per diffondersi poi nello specifico proprio nelle Marche. Nel tempo ne sono derivate diverse varianti. Generalmente si gioca in quattro persone, che andranno a formare due squadre differenti. Vince la squadra che riesce per prima a segnare 30 punti.

Redazione Ascoli Notizie
Pubblicato Mercoledì 9 novembre, 2022 
alle ore 13:20
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