Inizia la stagione teatrale al Ventidio Basso
Lunedì 10 novembre prende il via la stagione di prosa del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno promossa da Comune di Ascoli Piceno, Amat e Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli di Piceno e realizzata con il contributo di Pfizer Global manufacturing (main sponsor), Fainplast e Al Battente centro commerciale.
L’inaugurazione è affidata ad un maestro della scena italiana, Carlo Giuffrè protagonista e regista de Il sindaco del Rione Sanità del grande Eduardo De Filippo in programma al Ventidio fino a mercoledì 12 novembre. Giuffrè mette in scena in modo straordinario, con l’originalità di una regia corposa e vivace e con la brillante maestria di interprete che lo ha reso uno dei più grandi artisti del nostro teatro, questa che è una delle commedie più amare di De Filippo, in cui l’autore evidenzia le innumerevoli difficoltà e problematiche della società napoletana.
Scrive il regista nelle note allo spettacolo: “Dopo La fortuna con l’effe maiuscola, Non ti pago, Le voci di dentro, Napoli milionaria e Natale in casa Cupiello, è arrivato Il Sindaco del Rione Sanità e ne sono felice.
Il protagonista della commedia Antonio Barracano era riconosciuto dai meno abbienti, dai diseredati in un quartiere popolare di Napoli come loro “Sindaco” perché si era impegnato a proteggerli, a mettere pace con giustizia fra di loro senza ricorrere ai tribunali, dove, per la loro ignoranza e la loro povertà, non avendo “Santi in Paradiso” questa giustizia, forse, non l’avrebbero mai ottenuta.
Era quindi il protettore, una specie di Robin Hood, toglieva ai ricchi per dare ai poveri. Anche questa volta Eduardo aveva previsto tutto; come in Napoli milionaria Gennaro Jovine dice a quelli che credono di godersi la libertà “perché la guerra è finita è finito tutto!” “No, voi vi sbagliate… la guerra non è finita… non è finito niente”. Lo diceva nel finale del secondo atto della commedia scritta nel 1945.
Oggi, dopo più di sessant’anni possiamo forse dire che la guerra è finita? No, purtroppo. E così avviene ne Il Sindaco del Rione Sanità: l’autore fa dire al personaggio del dottore Fabio della Ragione (sempre in polemica col protagonista) “voi vi sbagliate, mentre vi adoperate a mettere pace con giustizia, gli ignoranti continuano ad ammazzarsi come tanti conigli, come potete pretendere di portare a termine un’impresa così sproporzionata e assurda?” Questa commedia fu scritta nel 1960 e dopo quasi cinquant’anni è forse terminata l’assurda impresa? No, purtroppo. La camorra c’era anche cinquant’anni fa, ma aveva dei dogmi, delle regole, dei principi. Non si toccavano donne e bambini, c’erano i capi quartieri come Campoluongo, il vero sindaco del Rione Sanità che ha ispirato Eduardo. Io stesso l’ho conosciuto, sembrava un aristocratico, gentile ed educato.
[…] Oggi io metto in scena questa commedia, mentre Napoli vive la tragedia della criminalità, come Eduardo aveva previsto che sarebbe avvenuto. Ma Eduardo apre uno spiraglio alla speranza e fa dire, sempre a Fabio della Ragione “le cose peggioreranno, usciranno i figli di don Antonio, i parenti di don Arturo, i compari, i comparielli, gli amici, i protettori e sarà una carneficina, una guerra, fino alla distruzione, però può darsi che da questa distruzione viene fuori un mondo migliore come lo sognava don Antonio meno rotondo, magari un poco più quadrato”. Questo speriamo tutti noi oggi e chissà che non si avveri, visto che Eduardo intuiva così bene gli avvenimenti futuri!”
Protagonisti dello spettacolo – prodotto da Diana Or.I.S. – accanto a Giuffré sono gli attori Piero Pepe, Aldo De Martino, Alfonso Liguori, Vincenzo Borrino, Gennaro Di Biase, Antonella Lori, Massimo Masiello, Roberta Mistione, Enzo Romano. Le musiche originali sono di Francesco Giuffrè, le scene e i costumi Aldo Terlizzi.
Inizio spettacoli ore 20,30.
Informazioni e biglietti (da euro 8,00 a euro 22,00) presso la biglietteria del teatro tel. 0736 244970.
da AMAT
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