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Vertenza Cisa, ritirato il piano di licenziamento dei lavoratori

Si chiude con una bozza di accordo una lunga trattativa per salvare l'occupazione anche nel sito a Monsampolo del Tronto

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Il polo produttivo dell'azienda Cisa a Monsampolo del Tronto, in via C.Colombo

Mobilità volontaria e incentivata per meno della metà dei lavoratori coinvolti, oltre alla cassa integrazione, con bonus, per minimo 12 mesi. E’ quanto si apprende dalla bozza di accordo stipulata dopo una lunghissima trattativa in merito alla vertenza Cisa per evitare il licenziamento di 258 impiegati tra i centri di Faenza e di 20 a Monsampolo del Tronto.

L’ipotesi è stata accolta con una certa soddisfazione da parte dei sindacati che hanno partecipato a Roma al tavolo di confronto con la multinazionale della sicurezza Allegion – proprietaria anche del sito produttivo ascolano – il Ministero dello Sviluppo economico, le Regioni e le istituzioni locali.

Tra le richieste accolte, c’era appunto il ritiro del licenziamento dei lavoratori per poter approdare a una mobilità incentivata con l’erogazione di una quota salariale pari a 30 mensilità per 130 lavoratori; alla cassa integrazione per non più di due anni, a rotazione, con un bonus mensile di 400 euro.
Il tutto in attesa di una riorganizzazione del centro e delle sedi grazie a un piano industriale da ben 17 milioni di euro, per lo più destinati a riconvertire le strutture produttive.

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