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“Cabaret” inaugura la stagione 2015-2016 del teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno

Questo nuovo allestimento di "Cabaret" è amaro, duro, toccante: è teatro nel teatro

teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno

Si apre il sipario martedì 20 e mercoledì 21 ottobre sulle stagioni 2015/2016 del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno con lo spettacolo “Cabaret” della Compagnia della Rancia.

Quello di “Cabaret” è un nuovo allestimento, spettacolo molto atteso e caro a Saverio Marconi che mancava dalla circuitazione nei teatri da oltre vent’anni e che ha debuttato, con oltre 10 minuti di applausi e unanime consenso di pubblico e critica, come spettacolo inaugurale della 29ma edizione del Todi Festival.

Il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, con le musiche di John Kander e le liriche Fred Ebb (tradotto da Michele Renzullo) è un classico del teatro musicale (famosissimo anche per il film del 1972 con Liza Minnelli).

Giampiero Ingrassia, nel ruolo del Maestro di Cerimonie, è il personaggio di Cabaret che prende vita solo sul palcoscenico del Kit Kat Klub. Un Maestro di cerimonie ammiccante, ammaliante, tentatore, che apre agli spettatori le porte del club berlinese, sempre pronto a ridere e scherzare, ma con una morale corrotta e decadente.

Fragile ed evanescente, Sally Bowles (Giulia Ottonello) è la giovanissima stella del club berlinese. Nella Berlino dei primi anni Trenta, sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano così le storie degli altri personaggi mentre sulla Germania, e sulle vite di tutti, sta per abbattersi la furia hitleriana. “La vita è un cabaret”, canta Sally Bowles sul finale dello spettacolo, ma nel celeberrimo brano esplodono i tormenti, le aspirazioni fallite, il tentativo di cercare spensieratezza anche quando il dramma incombe.

Questo nuovo allestimento di “Cabaret” è amaro, duro, toccante: è teatro nel teatro, con una scenografia che invade il palcoscenico, firmata da Gabriele Moreschi e dallo stesso Saverio Marconi. Eleganti e frutto di ricerca storica i costumi di Carla Accoramboni, che, insieme al disegno luci di Valerio Tiberi, regalano allo spettacolo atmosfere ora intense ora quasi sospese.

Esplosivi i quadri musicali del Kit Kat Klub, con le potenti coreografie di Gillian Bruce tra cui spicca la travolgente Mein Herr, in cui la voce di Giulia Ottonello si fonde con le sensuali interpretazioni delle ragazze del cabaret (Ilaria Suss, Nadia Scherani, Marta Belloni); completano il cast Andrea Verzicco e Gianluca Pilla.

Lo spettacolo vanta una colonna sonora straordinaria, a diritto entrata nel patrimonio dei musical grazie a brani intramontabili come Wilkommen, Money, Maybe This Time (Questa volta) e Life is a cabaret (La vita è un cabaret); la direzione musicale è di Riccardo Di Paola, la supervisione musicale è di Marco Iacomelli.

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