Giovane ascolano condannato a 4 anni di carcere per minacce e percosse alla famiglia
Il ventiduenne ascolano Giorgio Piccioni, accusato per i reati di violenza aggravata per aver picchiato madre, zia e sorella, è stato condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione per minacce ed ingiurie, lesioni aggravate, danneggiamento, estorsione e porto abusivo di armi.
Andrea Olivieri, avvocato di Piccioni, aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato, in modo da avere uno sconto di pena di un terzo. Chiesti inizialmente dal pubblico ministero Enrica Ruggieri sei anni di reclusione.
Il giovane il 19 settembre scorso rientrava a casa della madre, dove si trovavano anche la sorella e la zia. Trovandosi in stato di astinenza da stupefacenti: il 22enne aveva chiesto dei soldi per una dose, richiesta da cui ne è nata un’accesa lite poi finita con l’appartamento semi-devastato e le tre donne malmenate con lividi e fratture anche al volto. Prima di andarsene aveva rubato da una borsetta qualche decina di euro. Sul posto è arrivato, avvertito da un vicino, il reparto radiomobile e due carabinieri hanno tratto in arresto il ragazzo, condotto nel carcere di Marino del Tronto.
di Carlo Leone
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