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Ascoli, Italia Nostra sullo stato di abbandono di Villa Sgariglia e Chiesa dell’Assunta

"Se non si individua cosa vogliamo realmente fare di questi beni, le risorse non verranno mai individuate"

Villa Sgariglia a Campolungo di Ascoli

Mani sacrileghe non hanno voluto attendere l’avvio dell’opera di restauro e messa in sicurezza di Villa Sgariglia e della prestigiosa Chiesa dell’Assunta, insigne monumento realizzato da Lazzaro Giosafatti, come pure era stato richiesto e sollecitato dalla nostra Sezione con la lettera del 9 dicembre 2019.

E così, approfittando della condizione di abbandono in cui giace il complesso, hanno divelto le imposte che tutelano la Chiesa per arrecare ulteriori danni, ci auguriamo non definitivi, all’integrità del manufatto, allo splendore del monumento, alla sacralità del sito.

E quindi degrado si è aggiunto al degrado e dobbiamo chiederci se , per questo nostro disinteresse, siamo veramente degni eredi di tanta magnificenza.

Certo verrà fatto presente che mancano le risorse, che non si può pensare a tutto, che troppi sono i beni da conservare e tutelare.

A nostro parere non è questo il problema. Al di là delle risorse qui a ad Ascoli, ma possiamo dire nell’Italia intera, prima del problema delle risorse, va affrontato quello più urgente e fondamentale della individuazione delle modalità di utilizzazione e fruizione dei tanti beni che la civiltà dei nostri antenati ci ha donato e lascito in eredità.

Se non si individua cosa vogliamo realmente fare di questi beni, le risorse non verranno mai individuate e l’unica soluzione sarà magari quella di vendere o forse svenderli ai privati. Per farne cosa, poi ?

La Sezione di Italia Nostra aveva indicato una modalità di fruizione del complesso di Campolungo, da utilizzare come centro di riferimento del Parco Culturale ed Ambientale delle Ville Nobiliari Picene e magari degli altri nove Parchi Culturali ed Ambientali individuati come moduli nel più articolato e complesso progetto dei Distretti delle Testimonianze di Civiltà delle Terre della Primavera Sacra e della Riviera delle Palme, per favorire la valorizzazione sistemica delle risorse del territorio e lo sviluppo del turismo innovativo della cultura e della conoscenza..

A nostro parere, se si avesse il coraggio di intraprendere questi percorsi certamente più accidentati ma sicuramente più esaltanti le risorse si troverebbero.

Non chiediamo, peraltro, che si accetti la nostra proposta. Si cerchi almeno un volta finalmente di coinvolgere in un confronto tutte le realtà culturali presenti nel territorio, a partire dalla Scuola di Architettura e Design, per individuare, in maniera concorde e collaborativa, le modalità di fruizione del complesso, a partire dalla prestigiosa Villa e dalla splendida Chiesa dell’Assunta sino alla fertile e luminosa tenuta che esalta il prestigio del sito.

Siamo certi che se si opererà in questo modo qualche luce di speranza si potrà intravedere in fondo al tunnel e forse eviteremo che altre mani sacrileghe possano continuare la loro triste opera malefica per arrivare alla completa distruzione del bene.

 

Il Presidente della Sezione

(Prof. Gaetano Rinaldi )

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