Allarme della Provincia per i tagli alla manutenzione stradale
Il presidente Loggi: "Numeri drammatici che comportano per il nostro territorio ripercussioni drastiche"

La Legge di Bilancio e il Milleproroghe hanno imposto tagli del 70% ai fondi sulla manutenzione delle strade provinciali. Le Marche passano da una dotazione di 20 milioni per il periodo 2025-2026 a circa 6 milioni. Per il quadriennio 2025-2028 le risorse vengono dimezzate da 50 milioni a 26 milioni e per il 2029 sono addirittura azzerate. In particolare, la Provincia di Ascoli Piceno poteva contare su 3 milioni e 239 mila euro, mentre ora su meno di un milione (971.733 euro), con un taglio di oltre 2 milioni e 267 mila euro.
“Sono numeri drammatici che comportano per il nostro territorio ripercussioni drastiche e pesanti e mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini e la tenuta dello stesso sistema della mobilità locale – evidenzia il Presidente della Provincia Sergio Loggi – informerò la Prefettura e le autorità competenti su questa situazione insostenibile che incide anche sulla stessa manutenzione ordinaria ed interviene, a gamba tesa, a metà esercizio finanziario costringendo le Province, compresa quella picena, a rimodulare interventi e cantieri, numerosi dei quali già avviati, in fase di appalto o inizio lavori. Molte strade rischiano di dover essere chiuse, non potendo essere messe in sicurezza, incidendo sulle vie di comunicazione della struttura viaria di competenza basata su un assetto a pettine, dalla costa alla montagna. La Legge Delrio – prosegue Loggi – pone in capo agli enti di secondo grado la competenza della viabilità provinciale, solo il nostro ente gestisce ben 900Km di strade ed il Governo ed il Ministero delle Infrastrutture hanno il dovere di assegnare le risorse necessarie ponendo in condizioni le istituzioni locali di assolvere con efficienza e dignità alle loro funzioni e prerogative. Se così non dovesse avvenire, allora il Governo metta mano finalmente alla riforma istituzionale delle Province perché altrimenti non possiamo dare le risposte dovute ai cittadini e al territorio. La sicurezza non può essere messa a rischio – conclude Loggi – già come Upi Nazionale abbiamo deciso, al di là delle diverse appartenenze e sensibilità politiche, di dare battaglia perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero delle Infrastrutture e si proceda a ritrovare, nell’immediato, i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026. Una battaglia che insieme ai colleghi sindaci ho intenzione di portare avanti sul territorio e in tutte le sedi istituzionali interessate”.
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