Castelli: “I tagli della Regione mettono a rischio la sanità di Ascoli Piceno”
“La Regione, ha messo a punto un piano di tagli che, in assenza di una opportuna modulazione, rischia di frastornare la sanità pubblica del sud delle Marche, con Ascoli in prima fila”. Parole davvero preoccupanti, che provengono direttamente da Guido Castelli, sindaco del capoluogo piceno.
“I provvedimenti regionali” continua il primo cittadino di Ascoli Piceno “non lasciano spazio a dubbi: venti milioni in meno erogati sulla spesa del personale tra il 2011 e il 2012, 17 milioni in meno sul fronte dell’acquisto di beni e servizi, sette milioni sulla farmaceutica. Se il taglio si abbatterà in termini su tutto il territorio regionale, non modulando i risparmi a seconda della situazione di partenza, le conseguenze per il Piceno potrebbero essere davvero disastrose”.
E’ noto, infatti, che rispetto a Pesaro e ad Ancona, gli aspetti organizzativi di Ascoli risultano non poco inferiori, sia per quanto riguarda il personale medico, sia per la dotazione infermieristica.
“A seguito di eventuali, ulteriori decurtazioni” ripende Castelli “andremmo incontro ad un nuovo processo di dequalificazione che, negli anni, porterebbe il Mazzoni ad assumere le sembianze di un grande poliambulatorio. Ci troviamo di fronte ad un’autentica emergenza: i medici navigano a vista, considerando che a giugno scadranno numerosi contratti a tempo determinato senza che nessuno possa ipotizzare una qualche soluzione. Inoltre, molti reparti appaiono sottodimensionati a livello medico e infermieristico”.
“E’ un peccato” rimarca ancora Castelli, “che una simile situazione si verifichi proprio nel momento in cui, invece, sarebbe stato opportuno produrre forte richiamo dal vicino Abruzzo, con ovvi vantaggi per il servizio sanitario regionale“.
“E’ evidente” osserva ancora il sindaco “che, in un simile contesto, si sta scontando la debolezza delle gestioni che, nel tempo, si sono susseguite ai vertici della zona territoriale 13. In definitiva, stiamo affrontando un’ulteriore emergenza. Credo davvero sia giunto il momento di rivolgere un appello a tutta la classe dirigente del territorio, al fine di promuovere un’azione unitaria di difesa della sanità picena”.
di Matteo Bettini
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