Assunta Legnante, quando il talento vince la sfortuna
L’incredibile storia dell’atleta napoletana che spesso si è allenata ad Ascoli è un esempio per chiunque pratichi sport.
34 anni, la Legnante è stata una delle più forti atlete italiane nel lancio del peso vincendo un oro e un argento ai campionati europei indoor, oltre a giungere quinta a quelli all’aperto.
Apparentemente tentata dal ritiro dopo l’eliminazione precoce alle Olimpiadi di Pechino 2008, una delusione che fece il pari con quella del precedente appuntamento olimpico (2004) quando, pur qualificatasi, venne bloccata dal Coni per “non idoneità fisica“, la Legnante, che spesso si allenava ad Ascoli con l’ex Commissario tecnico della nazionale Nicola Silvaggi, era rimasta a lungo ferma negli ultimi anni annunciando poi il 10 maggio 2012 il ritiro a causa dell’aggravarsi dei problemi visivi (glaucoma), che già le avevano fatto perdere in precedenza l’idoneità.
Una sfortuna che però non ha fermato la forza di volontà della campionessa che, passata alle gare Paraolimpiche perchè ormai non vedente, lo scorso 11 maggio batteva immediatamente il recorddel mondo con due incredibili lanci di oltre 13 metri, uno e mezzo sopra il record precedente.
Poi, non sazia, demoliva pure il record italiano del lancio del giavellotto.
Così, il sogno di partecipare ad un’altra Olimpiade, si avverava: Assunta Legnante sarà infatti a quelle Paraolimpiche di Londra, e anche ad Ascoli saranno in tanti e tifare per lei.
di Andrea Pongetti
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