Un’altra giornata di ricerche per gli inquirenti che stanno indagando sul delitto di Carmela Melania Rea. Dalla mattina di venerdì 29 aprile sono infatti riprese le indagini con i cani molecolari su Colle San Marco.

In particolare nella giornata gli uomini, con i cani specializzati nel seguire tracce di sangue e oggetti, hanno battuto una strada alternativa a quella principale, che unisce Colle San Marco, dove la giovane mamma è scomparsa, al Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella, dove è stato ritrovato il corpo due giorni dopo.

Lungo questa strada secondaria, che collega i due punti passando per Colle San Giacomo e poi scende in Abruzzo, nei giorni passati i cani avevano già annusato tracce, e gli agenti avevano raccolto campioni di terriccio che verranno analizzati dal Ris di Roma.

Intanto gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’omicidio, ma ancora non c’è un movente e si stanno vagliando le diverse ipotesi, una delle quali sarebbe che Melania sia stata uccisa a causa di “fattori esterni”; “uno scenario complesso quello in cui è avvenuto l’omicidio di Carmela Melania Rea” afferma il comandante provinciale dei Carabinieri di Ascoli col. Alessandro Patrizio.
Non ci sono novità nemmeno sul fronte dei tre possibili sospettati, nè sul riscontro delle analisi nell’auto e degli abiti di Salvatore Parolisi, marito della Rea.

Per quanto riguarda lo scontrino trovato giovedì 28 aprile in un bidone del chiosco di legno vicino al luogo dove è stato deposto il corpo senza vita di Melania, in data del 18 aprile, rilasciato alle ore 13 da una panetteria a Villa Lempa, frazione di Civitella del Tronto, piccolo centro abitato tra Marche e Abruzzo. Giorno della scomparsa di Carmela Rea.

di Barbara Baldassari