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Delitto di Carmela Rea: al vaglio le testimonianze. Primi risultati delle analisi

Carmela ReaGli inquirenti che stanno indagando sull’omicidio di Carmela Melania Rea hanno ricevuto negli ultimi giorni i primi risultati delle analisi sulle prove raccolte nei luoghi della sparizione della donna a Colle San Marco fino a Ripe di Civitella.


Dopo le ultime ricerche con i cani molecolari, ora giungono alcuni risultati che potrebbero aiutare gli agenti a districare il giallo del delitto di Melania Rea.

Un volontario della Protezione Civile durante le ricerche, aveva raccolto nei boschi un coltello, di piccole dimensioni simile a quelli utilizzati dai raccoglitori di funghi, ma sembrerebbe non essere l’arma del delitto. Gli esami tecnici dell’oggetto sono stati effettuati dal Ris.

Dalle prime indiscrezioni sulle ulteriori analisi dei Ris, sembrerebbe che nell’involucro esterno della siringa trovata infilzata ne corpo senza vita di Melania Rea e sul laccio emostatico ritrovato al suo fianco, non ci siano tracce di Dna nè della donna, nè di Salvatore Parolisi, il marito. Continuano le analisi invece sulle tracce di liquido all’interno della siringa.

Per quanto riguarda gli interrogatori, gli inquirenti sembrerebbero molto interessati ad approfondire i rapporti che intercorrevano fra marito e moglie, e delle relazioni extraconiugale che il coniuge aveva portato avanti in passato. Sabato 30 aprile era stato infatti nuovamente interrogato un vicino di casa e collega del marito di Melania Rea, e nei giorni precedenti sono state ascoltate due soldatesse, ora non più residenti nelle Marche, che avevano avuto una relazione con l’uomo.

Nei vari filoni di indagini che gli investigatori stanno portando avanti, rimane ancora la possibilità che il delitto sia stato compiuto da una donna.

Anche nella giornata di festa del primo maggio e del due sono state sentite nuove persone informate sui fatti che fino ad ora non erano mai state interpellate. Ascoltati alcuni soldati del 123mo Reggimento Addestramento Volontari di Chieri che il 18 e 19 aprile erano a Ripe di Civitella per delle esercitazioni nel poligono, che si trova molto vicino alla Pineta dove è stato ritrovato il 20 aprile il cadavere assassinato di Melania.

Sentito per l’enesima volta anche il titolare del chiosco a Colle San Marco, al quale Salvatore Parolisi aveva chiesto aiuto appena accortosi della sparizione della moglie. Egli infatti ha affermato più volte, anche nelle precedenti dichiarazioni che ha visto una donna e un uomo con un bambino, ma non è sicuro che fosse Carmela Melania Rea.

di Barbara Baldassari

Redazione Ascoli Notizie
Pubblicato Martedì 3 maggio, 2011 
alle ore 18:32
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