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Morì sul campo di calcio per i colori del Picchio, Ascoli Piceno lo ricorda

La città omaggia Roberto Strulli, a 50 anni da un drammatico incidente di gioco

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Roberto Strulli

Ascoli ricorda degnamente a 50 anni dalla tragica scomparsa Roberto Strulli, il portiere della locale squadra di calcio morto nel febbraio 1965 a poche ore di distanza da un drammatico incidente di gioco.


Era il 14 febbraio 1965, una data rimasta impressa nei ricordi dei tifosi ascolani: quel giorno al Ballarin di San Benedetto del Tronto si giocava Sambenedettese-Ascoli; in uno scontro di gioco Strulli, che faceva il portiere, si scontrò con l’attaccante della Sambenedettese Alfiero Caposciutti, morendo il giorno successivo per le conseguenze riportate nel violento colpo – del tutto involontario – subito.

Strulli aveva 27 anni e lasciava una moglie incinta: da allora quando l’Ascoli gioca in Toscana, una delegazione di tifosi porta fiori sulla tomba del portiere, a Monsummano Terme.

Ma nel capoluogo piceno la memoria ancora presente raramente si è tradotta in iniziative.

Ora l’Associazione Solo per Ascoli ha indetto un convegno, che si terrà il 10 gennaio 2015 nel Palazzo del Capitano: ci saranno molti testimoni di allora a raccontare non solo la tragica morte, ma soprattutto l’uomo Strulli, un giocatore che ha pagato con la vita la sua passione per il calcio e per la gloriosa maglia del Picchio.

NB: La foto è tratta da questa pagina facebook, dove tanti appassionati tengono viva la memoria dell’ex giocatore.

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