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Operazione anti terrorismo: anche un ascolano tra gli arrestati

Secondo i pm de L'Aquila, progettavano attentati contro enti, banche e istituzioni pubbliche

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Gazzella, automobile dei Carabinieri, 112

Destabilizzare l’ordine pubblico e la tranquillità dello Stato“. Questa la motivazione – agli atti dell’inchiesta della magistratura dell’Aquila – per la quale la formazione “Avanguardia ordinovista“, che si rifà a “Ordine Nuovo“, stava progettando atti di violenza contro enti, istituzioni pubbliche, forze dell’ordine e per cui sono stati arrestati 14 persone in varie regioni italiane, Marche comprese.

E’ un ascolano di 48 anni, Stefano Manni, residente a Montesilvano (Pescara), l’arrestato da parte dei militari: l’accusa per lui è di aver utilizzato piattaforme social tipo Facebook e simili per incitare all’odio razziale, fare propaganda eversiva e proselitismo. Indagato un altro uomo, Rutilio Sermonti. Perquisizioni a capo di altre 50 persone, abitazioni e sedi, tra cui una località abruzzese (su cui vige il massimo riserbo) in cui gli eversivi si radunavano.

Il blitz antiterrorismo dei Carabinieri del Ros vede coinvolte tra le altre regioni, oltre a Abruzzo e Marche, anche Lombardia, Piemonte, Lazio e Campania.
Nelle intercettazioni telefoniche sono emerse anche diverse conversazioni su veri e propri attentati con fucili ai danni di enti e istituzioni pubbliche, personalità giuridiche e della sicurezza, banche.

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