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Da Lukaku ad Hakimi: gli uomini chiave dell’Inter di Conte

Conte può dare il via a una lunga serie di vittorie anche a Milano?

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Calcio, pallone

Alla fine è stato Antonio Conte a interrompere il glorioso ciclo della Juventus da lui stesso avviato. Correva l’anno 2012 quando il tecnico leccese prese la guida dei bianconeri conducendoli nuovamente ai fasti di un tempo.

Da allora la “Vecchia Signora” si è aggiudicata 9 scudetti di fila e altre coppe nazionali sparse qua e là, raggiungendo in un paio di occasioni anche la finale di Champions League, sfiorando il “Triplete”. Oggi la Juve sembra lontana parente della schiacciasassi ammirata fino all’anno scorso. La scena è ormai dell’Inter, che da tempo inseguiva il ritorno in Champions e dopo averlo raggiunto ha messo direttamente le mani sul tricolore. Merito del tecnico, senza alcuna ombra di dubbio.

Fu proprio Conte a chiedere alla società l’acquisto di Romelu Lukaku, punta di diamante del “Biscione”. L’ex attaccante del Manchester United non era gradito a tutti i tifosi e buona parte degli addetti ai lavori, che però si sono dovuti ricredere. Ancora una volta Antonio ha avuto ragione e per poco, al suo primo anno di Inter, non ha portato a casa un trofeo internazionale come l’Europa League, nonostante il vantaggio iniziale nella finale contro il Siviglia. Erano solo le prove generali. Dopo essere arrivata a un solo punto di distanza dalla Juventus nella passata stagione, la compagine meneghina ha dato fondo a tutte le proprie risorse registrando soprattutto la difesa. Non sono state poche le partite vinte per un solo gol di recente. Ne sa qualcosa Matteo Darmian, altro pupillo di Conte, in un primo momento visto perlopiù come un gregario, ma che ha saputo ritagliarsi uno spazio importantissimo anche nella squadra prima in classifica.

Anche Handanovic, veterano dell’Inter, ha dovuto ingoiare qualche boccone amaro, ma una bella fetta di questo scudetto va soprattutto a lui. Fondamentale a centrocampo l’apporto di Nicolò Barella, già titolare in Nazionale: un vero e proprio motorino, che però sa trovare spesso e volentieri la via del gol per sé e per gli altri. Nel reparto arretrato Kolarov è stato perlopiù deludente, mentre la crescita di Bastoni è stata innegabile. Persino Christian Eriksen ha finito col far cambiare idea a Conte, dopo numerosissime panchine e vari scorci di partita.

Uno degli uomini più chiacchierati della rosa nerazzurra, però, è stato Achraf Hakimi, il terzino dal passato onorevole al Real Madrid e al Borussia Dortmund. Anche il marocchino ha dato la sua mano in fase offensiva. Tuttavia, Conte non ha potuto fare a meno di bacchettarlo per qualche lacuna tecnica. Inoltre, a detta dello stesso mister, l’esterno non sarebbe propriamente l’elemento più indicato per battere un calcio di rigore. Nel complesso, comunque, l’organico dell’Inter ha saputo tirare fuori il meglio da tutti i suoi componenti nell’arco di questa stagione.

Che Conte possa dare il via a una lunga serie di vittorie anche a Milano? L’infografica dedicata ai cicli più vincenti della storia dell’Inter non parla di periodi molto duraturi per quel che riguarda i trofei immessi in bacheca, che dal 2011 ad oggi è rimasta peraltro a secco, ma l’esperienza del mister alla Juventus è una garanzia. Se Conte accetterà di continuare ad allenare l’Inter, ci sarà da divertirsi.

Redazione Ascoli Notizie
Pubblicato Martedì 25 maggio, 2021 
alle ore 12:28
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