Cenone di capodanno: calano le prenotazioni negli agriturismi. E la manovra Monti incalza
Incrementa il numero di giovani del Piceno che trascorreranno la notte San Silvestro e il primo dell’anno in campagna anche se il calo di prenotazioni rispetto allo scorso anno è consistente. Questo perchè da una parte gli agriturismi costano molto meno dei ristoranti pur mantenendo altissima la qualità dei cibi e dall’altro sono sempre di più i giovani che preferiscono passare il 31 dicembre a degustare prodotti enogastronomici tipici e tradizionali piuttosto che partecipare a caotiche serate in piazza e per locali.
Per gli agriturismi, però, si tratta si una magra consolazione: non solo la crisi ha ridotto prenotazioni e ospiti, ma la manovra rischia di dare il colpo di grazia al settore. Se non si corregge al più presto l’applicazione dell’Imu agli edifici rurali, prevista dal governo Monti, i redditi dei 20 mila agriturismi italiani subiranno un nuovo drastico taglio.
E il rischio è che molte strutture saranno costrette a chiudere non riuscendo a sostenere una tassazione così elevata.
A segnalarlo è la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli Piceno. “Con la crisi in atto e la stangata della manovra – commenta Massimo Sandroni presidente della Cia provinciale – sono molti coloro che hanno già deciso quest’anno di tagliare del 7 per cento spostamenti e villeggiature natalizie e, in questa corsa al risparmio, ci ha rimesso anche l’agriturismo”.
Tra il 31 dicembre e i primi di gennaio non ci sarà alcun “pienone” in campagna, tanto più saranno molti coloro che festeggeranno a casa. Questo quanto afferma Turismo Verde-Cia, l’associazione nazionale agrituristica della Confederazione italiana agricoltori. Pur mantenendo i prezzi sostanzialmente fermi al 2010, le prenotazioni stentano a riempire le aziende e già si stima un calo tra l’8 e il 10 per cento rispetto all’anno passato. Nel week-end di Capodanno saranno poco più di 90 mila ospiti a soggiornare in agriturismo, trascorrendovi in media 1,5 notti.
Andrà meglio al ramo ristorazione. Tra il cenone dell’ultimo dell’anno e il pranzo del primo gennaio, le prenotazioni sono più del doppio dei pernottamenti: quasi 300 mila persone “spalmate” tra sabato e domenica.
da Cia
Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli Piceno
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Ascoli Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!