Problemi alla tiroide, ne soffrono 80 mila persone nelle Marche
Convegno ad Ascoli Piceno promosso dalla Società Italiana di Medicina Generale

Si svolgerà sabato 20 settembre ad Ascoli Piceno un convegno sui problemi della tiroide e dell’ipotiroidismo, la più diffusa malattia che colpisce questa ghiandola. Un appuntamento medico e specialistico importante anche per le ricadute dello stesso territorio sulle persone che ci vivono.
Già perché è proprio la carenza di iodio a ripercuotersi sulla salute della tiroide. Organizzato dalla Società Italiana di Medicina Generale presso la sede dell’Ordine dei Medici di Ascoli Piceno, in piazza Matteotti, il convegno verterà sulle problematiche connesse con questa malattia, quella della tiroide, tra le più diffuse anche nel territorio marchigiano.
Si conta che siano quasi 80.000 nelle Marche le persone colpite da ipotiroidismo: l’ipotiroidismo colpisce il genere femminile nell’80% dei casi con picchi fino al 10-15% nel periodo post-menopausale.
La difficoltà nel fare una diagnosi precoce di ipotiroidismo è legata alla non specificità dei sintomi: una tiroide che funziona poco è responsabile di modificazioni metaboliche con ricadute importanti sullo stato di salute ma con sintomi comuni anche ad altre patologie, quali affaticabilità, persistente sensazione di freddo, disturbi sulla funzionalità intestinale, crampi muscolari, variazioni dell’umore, disturbi sulla sfera sessuale e riproduttiva e problemi sul sistema cardio-vascolare.
La tiroide, per funzionare bene, ha bisogno di iodio la cui supplementazione con l’utilizzo di sale iodato in cucina e raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute.
E’ bene controllare la funzionalità tiroidea ogni qual volta ci sia un sospetto o in caso di familiarità per patologie tiroidee. In particolare la tiroide, va monitorata nelle donne che desiderano una gravidanza, perché il corretto funzionamento della tiroide è responsabile di un buon esito della gravidanza e della salute e dello sviluppo neurologico del nascituro.
da Società Italiana di Medicina Generale
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