Le foto degli “spagaroli” raccontano la San Benedetto del Tronto degli anni ’50
In mostra presso il "Museo del Mare" immagini inedite di funai e retare del secondo dopoguerra

E’ stata inaugurata la mostra “Gli spagaroli di San Benedetto del Tronto dagli scatti di Valerio Volpini – immagini inedite di funai e retare del 1954” allestita presso il Museo della Civiltà marinara delle Marche.
La mostra è stata curata dal Circolo culturale “Riviera delle Palme” e, dopo i saluti del sindaco Giovanni Gaspari e dell’Assessore alla cultura Margherita Sorge, hanno preso la parola dapprima Massimo Lupi, vice presidente del Circolo “Riviera delle Palme”, e poi il prof. Gastone Mosci, dell’Università degli studi di Urbino, e Giovanni Volpini, figlio dello scrittore e giornalista fanese Valerio Volpini.
Il professor Mosci ha raccontato San Benedetto per com’era sessant’anni fa, nel secondo dopoguerra, quando alla voglia di rinascita si affiancava il duro lavoro dei funai e delle retare sanbenedettesi.
“Vincendo la concorrenza napoletana – ha ribadito il prof. Mosci – i sambenedettesi conquistarono il mercato nazionale e dell’intera Europa nell’ambito delle attività legate al ciclo della corda e della canapa”.
Giovanni Volpini, che vive e lavora tra Milano e la Svizzera, ha invece raccontato come in un momento libero nella sua casa fanese, volendo riordinare gli effetti e gli scritti del padre, si sia imbattuto in una scatola contenente diversi rullini fotografici e, fra questi, quelli con su scritto “Spagaroli di San Benedetto”.
Nelle immagini esposte sono ritratti molti bambini, donne e uomini sambenedettesi del 1954, per cui tutti coloro che volessero dare il proprio contributo riconoscend volti di familiari o conoscenti possono rivolgersi agli operatori museali o ai componenti del Circolo “Riviera delle Palme”.
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