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Depurazione, in arrivo per le Marche una nuova multa da 11 milioni di euro

Tra i punti monitorati Grottammare e San Benedetto del Tronto risultano "fortemente inquinate". Cupra Marittima "entro i limiti"

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Goletta Verde

E’ emerso dal monitoraggio di Legambiente che Foci di fiumi, torrenti e fossi nelle Marche continuano a immettere in mare scarichi non adeguatamente depurati.

In particolare dei dodici punti monitorati dieci hanno presentato una carica batterica elevata.
Per nove, tra cui Grottammare e San Benedetto del Tronto, il giudizio è addirittura di “fortemente inquinato”.
Cupra Marittima risulta invece “entro i limiti”.

E se è vero che la pioggia registrata nei giorni precedenti i monitoraggi può aver influito sulla qualità delle acque, gli eventi metereologici non possono essere un alibi dal momento che il deficit depurativo di questa regione è ben noto, viste anche le salate multe in arrivo dall’Ue e i dati Istat che certificano una poca lusinghiera percentuale del 51% di reflui urbani che non viene trattata adeguatamente.

Quello della depurazione è un problema che affligge tutta la penisola. Sono passati dieci anni dal termine ultimo che l’Unione Europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi, ma piuttosto di agire non abbiamo fatto altro che collezionare multe – dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – ed è per questa battaglia di civiltà che il monitoraggio di Goletta Verde è incentrato proprio su tratti di mare a maggior rischio di inquinamento legato a mancata o insufficiente depurazione, come le zone in prossimità di foci di fiumi e canali, anche se, talvolta, queste ultime sono considerate vietate alla balneazione. Il nostro fine è quindi diverso da quello delle autorità preposte, alle quali non vogliamo sostituirci. Pur non assegnando patenti di balneabilità è evidente che la fotografia scattata da Goletta Verde raffigura una regione in evidente difficoltà sul fronte della depurazione. Per questo è ormai indispensabile che la Regione Marche affronti la sfida della depurazione con urgenza e determinazione“.

A pagare l’immobilismo delle istituzioni, quando siamo prossimi ormai alla terza sentenza di condanna prevista per gennaio 2016, saranno i cittadini. Secondo il rapporto della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, la multa in arrivo per le Marche sarà di circa 11 milioni di euro pari a 7,1 euro per ogni cittadino.

Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, commenta così: “È opportuno sottolineare come, in molti punti analizzati, pur in prossimità di foci, i nostri tecnici hanno segnalato la presenza di bagnanti e l’assenza di cartelli informativi sulla qualità delle acque che da quest’anno dovrebbero essere obbligatori secondo la legge.
Oggi c’è la possibilità di cambiare rotta. Il Governo ha già messo a disposizione 10 milioni e mezzo per tre importanti interventi che ricadono negli agglomerati di Pesaro e Urbino. Altri 49 milioni e 600mila euro risultano tra i finanziamenti disponibili in arrivo dal Cipe. Mancano all’appello ancora circa 140milioni di euro per raggiungere la quota di 195milioni prevista per il costo totale delle opere regionali da realizzare, ma è importante non sprecare le risorse che stanno per arrivare. La Regione Marche è chiamata a dimostrare, proprio a partire dall’emergenza depurativa, una nuova visione di sviluppo per questo territorio, attento alle sue risorse e che punti sulla sostenibilità ambientale per rilanciare l’economia“.

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