Blocco stradale a difesa dell’alto Bretta, Castelli diffida la Provincia
Guido Castelli: "Come si spiega tutto questo? Dove ci porteranno la cecità e il pressappochismo della Provincia e dell'ATA?"

Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli rivolge un appello al presidente della Regione Luca Ceriscioli sulla questione del blocco stradale a difesa dell’alto Bretta.
“Il blocco stradale che nella giornata di giovedì 6 agosto ha interessato l’area dell’alto Bretta – scrive il sindaco Guido Castelli- , la cd. “Valle dei Veleni”, rappresenta un sintomo della sempre maggiore insofferenza della popolazione, non solo ascolana, che vive a ridosso delle due discariche Geta ed IPGI.
A questo proposito, tuttavia, proprio nel mio ruolo di rappresentante istituzioni, mi permetto di osservare che non siamo di fronte ad una generica richiesta di attenzione che promana da interessi localistici e particolari.
Ci troviamo al cospetto, al contrario, di una presa di posizione che si basa su oggettivi criticità che nascono proprio dalla condotta contraddittoria e fuorviante della Provincia e dell’ATA dei rifiuti rispetto alla gestione della emergenza rifiuti del Piceno.
Valga su tutto – a dimostrazione del paradossale comportamento di Palazzo San Filippo – la cronistoria di quel che è accaduto il 29 luglio scorso.
Il 29 luglio 2015, infatti, nello stesso momento in cui il Presidente della Provincia D’Erasmo siglava con proprio decreto la proroga degli abbancamenti presso la Geta, lo stesso ente – questa volta per mano della Dirigente Amurri – contestava alla stessa Geta alcune gravissime violazioni ambientali con relativa segnalazione alla Procura della Repubblica.
Ogni commento è superfluo: mentre la struttura tecnica della Provincia sanziona la Geta, la parte politica del medesimo continua imperterrita nella sua azione di prolungamento delle sofferenze a carico della Valle dei Veleni.
Come si spiega tutto questo ? Come non comprendere le ragioni dell’insofferenza dei cittadini di fronte a simili ambiguità ? Dove ci porteranno la cecità e il pressappochismo della Provincia e dell’ATA ? Sono queste le domande che si sono posti ieri i cittadini che hanno manifestato lungo il Bretta e che saranno oggetto di una specifica interrogazione parlamentare.
Per quanto mi riguarda – oltre ad impugnare presso il TAR tutti i decreti pro Geta emanati dal Presidente D’Erasmo – solleciterò un intervento diretto del Presidente della Giunta Regionale che, sono certo, vorrà intervenire per evitare il caos ambientale e per garantire il rispetto della pianificazione regionale in materia di rifiuti. La misura è colma e non vogliamo che il Bretta diventi la nuova terra dei fuochi“.
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