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Grottammare, un museo all’aperto per largo Palmaroli

I lavori sono in ultimazione, l'accesso è temporaneamente consentito ai soli pedoni

largo palmaroli

L’allestimento di un museo all’aperto sarà la fase conclusiva dell’intervento su largo Palmaroli a Grottammare, una volta ultimati gli attuali lavori di riqualificazione della pavimentazione.
E’ pronto il progetto di valorizzazione delle strutture archeologiche, emerse a settembre dal sottosuolo dell’ingresso del centro storico: nei giorni scorsi, la giunta comunale ha licenziato  un piano caratterizzato da tre direttrici che si muovono parallelamente sull’idea del recupero, della comunicazione e della tutela dei ritrovamenti afferenti ai resti dell’antico accesso principale al borgo, Porta Maggiore, e che a quest’ultima verrà intitolato.

Intanto, sul fronte dei lavori in corso, a partire da giovedì 19 maggio, per inderogabili necessità logistiche l’area di cantiere occuperà quasi interamente lo slargo. Per qualche giorno, l’accesso al borgo sarà garantito ai soli pedoni per permettere all’impresa appaltatrice di eseguire alcuni lavori di finitura del selciato. Le opere sono realizzate dalla ditta Tecno Service di Macerata facente parte del Consorzio Produzione Lavoro Artigiano di Senigallia, che si è aggiudicato l’intervento per l’importo di 49.573,99 € oltre iva.

L’area di cantiere misura circa 430 mq e corrisponde al secondo stralcio del progetto studiato per recuperare a livello funzionale ed estetico l’ingresso al borgo antico di Grottammare, eliminando un tipo di pavimentazione che era poco in sintonia con l’ambiente circostante.

Il piano di valorizzazione prevede tre specifici interventi: uno relativo alle operazioni di recupero e valorizzazione dei reperti storici rinvenuti; uno finalizzato a comunicare tali reperti attraverso strumenti di informazione; uno destinato a proteggere il rinvenimento in argomento da atti di vandalismo e garantire la sicurezza ai visitatori del largo Palmaroli.

Il nuovo Largo di Porta Maggiore parlerà ai visitatori – annuncia il sindaco Enrico Piergallini -. Non sarà soltanto un luogo bello da vedere ma sarà soprattutto uno spazio antico da ascoltare. Abbiamo pensato a un piccolo museo all’aperto con didascalie semplici ed essenziali che raccontino il valore simbolico di quella porta e il ruolo storico di quell’accesso. Ci saranno i versi di Eliot e Kerouac per accompagnarci nell’ingresso. Lo abbiamo immaginato insomma come un luogo di storia e di poesia”.

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