Una perizia per fare luce sull’accusa di violenza sessuale
Due uomini abruzzesi a processo per abusi su una minorenne ascolana con problemi psichici

Non si sarebbero accorti del ritardo mentale della minorenne che dall’Abruzzo erano venuti a trovare ad Ascoli Piceno, né tanto meno avrebbero mai consumato con lei rapporti sessuali. Questa è la tesi difensiva dei due uomini del teramano finiti a processo per detenzione di materiale pornografico e violenza sessuale nei confronti di una minorenne ascolana.
Si è svolta lunedì 19 dicembre l’udienza per fare chiarezza su alcuni episodi che vedono imputati due abruzzesi, di 50 e 60 anni. Davanti al giudice ascolano i due hanno dichiarato di aver conosciuto la giovane a una festa, poi di essersi contattati su Facebook e infine tramite cellulare.
L’accusa è che la violenza sia iniziata abusando dei ridotti livelli decisionali e di autonomia sociale della ragazzina che, allora sedicenne, sarebbe stata spinta a fotografarsi nuda con il telefonino e incontrata più volte dai due in distinti episodi, soprattutto in macchina, senza però avere mai avuto rapporti sessuali completi.
Il processo riprenderà il 10 aprile, dopo la perizia psicologica disposta sulla giovane.
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