Ripatransone entra a far parte dei Borghi più Belli d’Italia
Consegnata la bandiera al sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi

Si è svolta sabato 1° febbraio a Ripatransone (AP), nella splendida cornice del Teatro Luigi Mercantini, l’Assemblea dei Borghi più Belli d’Italia nelle Marche, alla presenza del Presidente Nazionale Fiorello Primi.
All’ordine del giorno sono stati votati all’unanimità, dai Sindaci e loro Delegati, diversi punti tra cui la previsione di bilancio annuale che vede incrementate le risorse grazie soprattutto alle numerose strategie di promozione e valorizzazione sui borghi, che verranno in futuro implementate attraverso molteplici progetti nel corso del 2025. Tra questi la promozione social, l’organizzazione di nuovi itinerari turistici, l’avvio della Ciclovia dei Borghi e la partecipazione a fiere e convegni.
Importante momento della giornata è stato quello del saluto ad Amato Mercuri presidente dimissionario, che dopo 9 anni alla guida dell’associazione regionale assumerà il rinomato incarico di Responsabile del Comitato Scientifico all’interno dell’Associazione de i Borghi più belli d’Italia. D’effetto è stata quindi acclamata nuova Presidente Cristiana Nardi, già Coordinatrice Borghi Marche, che svolgerà questo prestigioso impegno in collaborazione con tutto il Cda, portavoce dei 32 borghi marchigiani.
Durante la mattinata è avvenuta la consegna della Bandiera al Comune di Ripatransone nelle mani del Sindaco Alessandro Lucciarini De Vincenzi, prestigioso riconoscimento, espressione della Bellezza e del fascino di cui l’Italia è leader nel mondo e che valorizza e promuovere il grande patrimonio di storia, arte, cultura e paesaggi presente nei piccoli centri italiani.
È stato infine organizzato un interessante momento di condivisione alla presenza dell’Assessore Chiara Biondi in rappresentanza della Regione Marche e Andrea Agostini Presidente della Fondazione Marche Cultura, che insieme a Fiorello Primi e Amato Mercuri dell’Associazione Nazionale Borghi più belli d’Italia hanno ribadito l’importanza del fare rete per attivare le buone pratiche contro lo spopolamento dei piccoli borghi storici, custodi di un tesoro ancora tutto da scoprire.
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