Ascoli Piceno, forse c’è un secondo responsabile per la morte di Mestichelli
Un altro tunisino potrebbe finire nel registro degli indagati: da vagliare il responso dell'autopsia

E’ ancora tutta da chiarire la dinamica della morte in carcere di Achille Mestichelli, il 53enne ascolano deceduto nel reparto di rianimazione di Torrette di Ancona dove il ricovero d’urgenza dal carcere di Marino del Tronto. Un decesso per la lesione del cranio dovuta, con tutta probabilità, non a una caduta dalle scale ma da un colpo inferto con uno sgabello o altro oggetto metallico.
Almeno tre i colpi inferti, tra cui quello letale: durante l’aggressione del 53enne detenuto da parte di un tunisino Mohamed Ben Alì, si sarebbero rotte alcune costole e una vertebra. Ma l’elemento più sconcertante è che forse potrebbe esserci un altro responsabile della morte dell’ascolano Mestichelli: un altro tunisino che potrebbe aver tenuto fermo l’uomo mentre il connazionale lo colpiva.
E’ quanto emerso dall’autopsia del medico legale Tagliabracci su cui dovrà lavorare il sostituto procuratore della Repubblica. Altre verifiche sono in corso, tra cui le testimonianze e la sorveglianza: possibile che nessuno abbia sentito o visto nulla?
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