Pesca, proteste per i nuovi tagli al settore: San Benedetto si mobilita
Operatori sul piede di guerra: se verranno cancellati i contributi, non rispetteranno il fermo pesca

Niente indennizzi e nuovi tagli all’orizzonte. Così la marineria di San Benedetto del Tronto sta rischiando grosso. E per evitarlo si stanno annunciando varie iniziative di protesta come la non osservanza del fermo pesca di agosto.
Al centro della polemica ci sono i ritardi nei pagamenti di quei contributi che lo Stato elargisce nel periodo di fermo pesca perché i pescherecci e i lavoratori non “anneghino” con lo stop forzato.
Pescherecci a rischio dunque, ma la battaglia – tutta politica – non è ancora conclusa. Tanto che se non si vedrà a breve traccia dei tanto agognati indennizzi per il fermo pesca che da due anni sono attesi “come il pane”, allora la protesta prenderà corpo.
Ma all’orizzonte ci sono proprio i tagli a quel contributo ritenuto essenziale per le attività legate al mondo della pesca. Ancora nulla di ufficiale: solo voci su manovre che si preannunciano più pesanti di quelle degli anni precedenti.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Ascoli Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!