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San Benedetto: si fingevano poliziotti per ricattare i clienti delle lucciole

Sono tre i condannati dal Tribunale di Chieti per truffa, tentata estorsione, violazione di domicilio e rapina

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Si fingevano poliziotti per ricattare i clienti delle lucciole. E’ successo a San Benedetto. Sono tre i condannati dal Tribunale di Chieti per truffa, tentata estorsione, violazione di domicilio e rapina.

Si tratta di Rosaria Parigino, 41 anni originaria di Lesina ma residente a Pescara, condannata a otto anni di reclusione, dell’indiano Ukhbir Singh, 31 anni, condannato a dieci anni di reclusione e di Antonio Nesta, 28 anni, originario di Torremaggiore e residente a San Benedetto del Tronto che ha avuto otto anni e sei mesi di reclusione.

Le vittime preferite dei tre erano i clienti delle lucciole: i tre facevano irruzione in abitazioni in cui erano in corso appuntamenti sessuali e spacciandosi per poliziotti, minacciavano le persone che si trovavano in compagnia delle prostitute estorcendo grosse somme di denaro in cambio della mancata denuncia.

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