Secondo le previsioni Codacons sembra che per il fine Anno sia previsto un aumento dei consumi pari al 2,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La Coldiretti stima invece lo stesso valore, ma al negativo, prevedendo un calo.
Ci saranno settori, quale l’alimentare, che avranno una boccata d’aria ed altri che invece permarranno nella crisi.

Nella nostra zona ascolana, le previsioni, non certamente entusiasmanti, sono condizionate dalla crisi economica e del lavoro che la attanaglia: la spesa diminuisce e diventa difensiva, limitandosi al necessario ed a qualche “strappo” del fine settimana.

Ma per le piccole imprese i costi sono giornalieri e continui: affitti, utenze, dipendenti,.tasse.

Nei piccoli comuni limitrofi le attività forniscono un prezioso servizio sociale a vantaggio della fetta più anziana della popolazione, ormai rarefatta, ma gli incassi non riescono a pareggiare i costi.

In città, alcune dinamiche extra-imprenditoriali condizionano la vita dell’impresa.

Se una strada viene chiusa per manutenzione straordinaria o per modifiche alla viabilità inevitabilmente si condiziona il flusso dei consumatori senza che le imprese possano fare nulla. Un esempio? Via Sacconi, Via Cairoli, Zona Carisap.

Se un’area cittadina diventa meno illuminata dai lampioni pubblici, le imprese non possono colmare il deficit di luminosità con le loro vetrine, sebbene è proprio grazie alle loro vetrine che alcune vie non si trasformano in aree deserte.

Tra pochi giorni a partire dalla Festa dell’Immacolata inizierà il tradizionale periodo Natalizio, con il Cartellone degli Eventi e sancito dall’accensione delle luminarie, ma non per tutte le imprese.

La “coperta troppo corta” degli stanziamenti comunali copre solo alcune vie cittadine del Centro lasciandone altre al buio, sebbene confinanti e rese pedonali (ad esempio il tratto di Via Giudea fino a Piazza Viola), per non parlare dei quartieri fuori le mura.

da Confcommercio Ascoli Piceno