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Raccolta delle olive, buone le previsioni riguardanti qualità e quantità

Secondo Ugo Marcelli, presidente Cia di Ascoli, la produzione del 2017 sarà superiore a quella dello scorso anno

olive

La stagione di raccolta dell’oliva tenera ascolana è in pieno svolgimento. Secondo il disciplinare la fase di raccolta inizia il 10 settembre e si conclude il 20 ottobre. Le previsioni indicano una produzione di grande qualità.

“Con la siccità di giugno, luglio e agosto il frutto ha sofferto – ha detto Ugo Marcelli presidente della Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli – ma grazie all’effetto delle piogge degli ultimi giorni la produzione di quest’anno dovrebbe essere superiore a quella dello scorso anno”. Per quanto riguarda la qualità dell’Oliva Dop? “La qualità è eccellente. Inoltre la pezzatura è discreta. Fattori che permetteranno, quest’anno, di assicurare ai produttori un prezzo medio particolarmente remunerativo”.

In provincia di Ascoli la produzione di olive è particolarmente consistente. Sulla base delle analisi compiute dalla Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli su dati Istat nel complesso sono 2.900 la superficie in ettari dedicate agli olivi e ben 2.750 ettari sono destinati alla produzione di olive. La produzione totale di olive è pari a 90.750 quintali e la produzione raccolta è di 86.200 quintali. Nell’ammontare complessivo particolarmente consistente è l’incidenza della produzione di Oliva tenera ascolana che è utilizzata per la produzione dell’Oliva Ascolana del Piceno Dop.

La Denominazione di Origine Protetta “Oliva Ascolana del Piceno” designa le olive, in salamoia o ripiene, prodotte dalla varietà d’olivo “Ascolana Tenera” coltivata in determinati comuni, elencati nel Disciplinare di Produzione, delle province di Ascoli Piceno e Teramo.

“L’Oliva Ascolana del Piceno Dop è un grande patrimonio che deve essere tutelato e valorizzato – ha detto Ugo Marcelli presidente della Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Ascoli – ed è determinante fare sistema con la partecipazione di tutti gli attori del territorio per far conoscere e apprezzare l’oliva Dop e quindi questo permetterà di non confonderla con le altre. Azioni importantissime per migliorare il valore della produzione e nel contempo accrescere la remunerazione agli agricoltori e a tutti i vari componenti della filiera che sono i produttori di olive tenere ascolane, gli allevatori della carne certificata, i deamarizzatori, i riempitori e i confezionatori”.

Quindi sarà importante ricostituire il consorzio? “Certamente sarà molto importante ricostituire il Consorzio per la tutela dell’Oliva Ascolana Dop – ha aggiunto il presidente della Cia Ugo Marcelli – anche per tutelare il consumatore finale che deve essere informato nella maniera migliore sul prodotto che intende acquistare”. È importante controllare tutta la filiera produttiva per assicurare la qualità? “Certamente – ha concluso Marcelli – e in questo contesto la garanzia viene assicurata dai controlli dell’Assam che certifica con le attività ispettive la qualità delle varie fasi di produzione dell’Oliva Ascolana del Piceno. In tal senso l’Assam tutela il “valore” qualitativo della Dop e contribuisce a dare maggiore tranquillità nella scelta dei consumatori”.

 

da: CIA – Confederazione Italiana Agricoltori

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