Viene in pratica rilanciato il ruolo delle farmacie come strutture pienamente integrate con i servizi pubblici sanitari, in modo da fornire un’adeguata capacità di risposta assistenziale del territorio ai bisogni della collettività. L’obiettivo è infatti quello di facilitare l’accesso alle prestazioni, utilizzando una rete capillarmente diffusa e altamente qualificata, come quella delle imprese farmaceutiche. Queste ultime – lo ricordiamo – forniscono già i farmaci del Pht (Prontuario della continuità assistenziale ospedale territorio), l’ossigeno terapeutico per uso domiciliare (per conto dell’Asur), oltre ai prodotti dietetici per i celiaci e neuropatici cronici e al servizio di prenotazione di visite specialistiche.

Verranno presto definiti gli aspetti operativi della partnershipcome:

l’integrazione dei servizi di assistenza a favore degli anziani;

il sostegno a campagne di prevenzione delle principali patologie e di educazione sanitaria al corretto uso dei medicinali;

la possibilità di effettuare (sempre in farmacia) esami di “prima istanza”, mediante strumenti a funzionamento automatico, da sottoporre, poi, al medico di fiducia;

la fornitura di presidi per le stomie, i diabetici, i neuropatici, le incontinenze, i celiaci (con spesa superiore a quella attualmente sostenuta dal servizio sanitario);

aggiornamento e qualificazione professionale, con attività di primo soccorso (grazie alla presenza dei defibrillatori nelle farmacie).

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dalla Regione Marche