Contributo economico della Banca del Piceno alle Caritas di Ascoli-San Benedetto e Fermo
"Ci impegniamo a supportare l’azione instancabile delle Caritas locali"

In un momento storico in cui le fragilità sociali richiedono risposte rapide e concrete, la Banca del Piceno conferma la propria vocazione di istituto di prossimità stanziando un importante contributo economico a favore delle Caritas diocesane. Il contributo complessivo è di 36.000 euro, 12.000 per la Diocesi di Fermo e 24.000 per le due Caritas afferenti alla Diocesi di Ascoli e San Benedetto-Ripatransone-Montalto.
L’iniziativa si è concretizzata venerdì 19 dicembre, in un incontro istituzionale tra il Presidente della Banca del Piceno, Sandro Donati, e le massime autorità ecclesiastiche del territorio: Mons. Gianpiero Palmieri, Vescovo delle Diocesi di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, e Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo. Come negli anni precedenti l’incontro è avvenuto con le autorità che presidiano i territori di competenza della Banca.
L’erogazione di questo contributo non è un episodio isolato, ma rappresenta un tassello fondamentale nel mosaico di azioni che la Banca del Piceno promuove per lo sviluppo socioeconomico locale. L’obiettivo è chiaro: non lasciare nessuno ai margini, trasformando i principi della solidarietà sociale in gesti tangibili che sostengono le famiglie e i singoli in difficoltà.
“La Banca del Piceno si propone di valorizzare e coltivare la potenzialità di tutte le persone, specialmente di chi vive situazioni di disagio”, dichiara il Presidente Sandro Donati. “A questo scopo ci impegniamo a supportare l’azione instancabile delle Caritas locali, operando in stretta sinergia con la Chiesa, il Terzo Settore e l’associazionismo. Rilevare le esigenze del territorio e rispondere con prontezza è il dovere morale di una banca cooperativa che, per natura, opera in funzione del profitto collettivo e del benessere comune. L’attuale Consiglio di Amministrazione ha le idee chiare in tal senso e perseguirà queste finalità per tutta la durata del mandato”.
Il sostegno alle Caritas ribadisce il ruolo della Banca del Piceno come motore di sviluppo non solo economico, ma anche etico. Attraverso questa collaborazione, l’Istituto mira a rafforzare la rete di protezione sociale, garantendo che le risorse generate sul territorio tornino al territorio stesso non solo sotto sotto forma di finanziamento ma anche di assistenza, accoglienza e speranza.
“Il contributo che la Banca del Piceno destina alle attività della Caritas – ha detto il Vescovo Gianpiero Palmieri – in questo caso alle Caritas di San Benedetto del Tronto, Ripatransone, Montalto e Ascoli, è un aiuto significativo per le azioni svolte a favore delle persone più fragili del nostro territorio. Proprio il mese scorso abbiamo presentato i dati rilevati attraverso i Centri di ascolto Caritas sulle situazioni di maggiore vulnerabilità nel Piceno. Si tratta di dati in linea con quelli nazionali, che parlano di una povertà assoluta in aumento e, soprattutto, di una povertà che non si ridimensiona nel tempo.
L’Arcivescovo Rocco Pennacchio segnala fragilità nel mondo adolescenziale, l’aumento di problemi legati alla salute psichica e alla solitudine crescente, correlata quest’ultima all’invecchiamento complessivo della popolazione italiana: “Il contributo della Banca del Piceno ci aiuta a essere ancora più efficaci nel nostro servizio sul territorio non solo per la quantità del contributo, quanto per il suo valore simbolico e sociale. È un modo per riconoscere la rilevanza sociale di un’attività di annuncio del Vangelo che caratterizza la Chiesa, un annuncio che non riguarda soltanto lo spirituale in senso astratto o tecnico, ma che parla allo spirito dell’uomo attraverso lo Spirito di Dio, trasformando la vita delle persone e, di conseguenza, anche la società”.



















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