Pazienti al “Mazzoni” di Ascoli: la situazione è di “estrema pericolosità”
All’ospedale Mazzoni ora anche i reparti al collasso. Prima erano oltre venti gli appoggi fuori unità operativa della medicina, accorpata in un’unica ala con la perdita di ben 25 posti letto.
I medici del dipartimento chirurgico – quello che ne paga maggiormente le spese – hanno chiesto un incontro urgente con la direzione sanitaria e con il direttore generale dell’Area Vasta 5, Giovanni Stroppa.
I medici vogliono che tutti si rendano conto della “gravità” della situazione in chirurgia: il reparto ha una dotazione organica calibrata per 16 posti letto, mentre fino al 3 luglio ve ne erano 21.
In otorino ed urologia – i reparti sono stati accorpati – di 10, ben 14. Oltretutto spesso e volentieri durante la notte vi è la presenza di un unico infermiere più un ausiliario che però non è autorizzato ad intervenire sui pazienti.
Anche l’unità operativa di neurologia è stata chiusa: i pazienti sono stati appoggiati nella struttura di ematologia.
La situazione è di estrema emergenza, considerando anche che al Mazzoni per il periodo estivo sono stati tagliati 55 posti letto.
Paolo Villa della RSU spiega: “In questo modo si mette seriamente a rischio la sicurezza del paziente.
E’ diventata una situazione di estrema pericolosità. A soffrire è soprattutto il dipartimento chirurgico, ma anche il personale, ridotto all’osso e non di certo messo nelle condizioni di lavorare al meglio“.
È stata rinviata alla mattina del 4 luglio la riunione che ad Ancona avrebbe dovuto ospitare un confronto tra tutte le sigle sindacali, l’assessore regionale alla salute, Almerino Mezzolani, e il direttore generale dell’Asur Marche, Pietro Ciccarelli.
Giorgio Cipollini dice: “L’accordo con la RSU che tra l’altro la Cisl non aveva mai accolto è stato completamente disatteso. All’ospedale di Ascoli c’è davvero una situazione paradossale. Rispetto ai posti letto previsti ci sono molti più ricoveri, la maggior parte dei quali fuori reparto.
A questo punto aspettiamo i risultati dell’incontro di domani con Mezzolani e Ciccarelli. Risultati che devono essere concreti, altrimenti daremo vita ad uno sbarramento unico tra comparto e medici. Chiederemo, infatti, un coinvolgimento dell’area medica.
Già, comunque, diversi di loro ci hanno contattato perché quello che sta accadendo ad nosocomio ascolano è davvero inverosimile“.
di Veronica Crognaletti
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