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Proteste anti-Dpcm ad Ascoli Piceno, la Questura apre le indagini sui partecipanti

Il corteo non autorizzato è stato bloccato dalle forze dell'ordine sul ponte di porta Maggiore

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La sede della Questura, della Polizia di Stato e della Stradale in viale della Repubblica ad Ascoli Piceno

Aperte le indagini da parte della Questura di Ascoli Piceno sul corteo anti-Dpcm verificatosi nel tardo pomeriggio di domenica 1 novembre.

A partire dalle ore 18.30, infatti, un gran numero di manifestanti contrari alla chiusura di bar, ristoranti, palestre e altre attività, secondo quanto contenuto nell’ultimo decreto governativo, si è radunato in piazza Immacolata per poi dirigersi verso il centro del capoluogo.

Il loro cammino è però stato sbarrato dalle forze dell’ordine schierate sul ponte di Porta Maggiore, che grazie anche al ricorso ai gas lacrimogeni hanno impedito che la protesta, peraltro non autorizzata dalle autorità competenti, potesse raggiungere il centro storico ascolano.

La Questura è ora al lavoro al fine di identificare quanti più partecipanti attraverso l’analisi delle riprese effettuate dalle telecamere di sicurezza e da privati cittadini che hanno assistito a quanto accaduto.

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