S. Benedetto: Piano regionale dei porti, la proposta in Consiglio

La Giunta regionale ha trasmesso all’Assemblea legislativa delle Marche il Piano dei porti. La deliberà dovrà essere adottata dal Consiglio. La proposta era stata licenziata dalla Giunta il 22 dicembre 2008 per consentire la presentazione delle osservazioni da parte degli enti e dei privati interessati. Sono pervenute 17 richieste, alcune accolte e recepite nel Piano inviato all’approvazione dell’Assemblea.
Il Piano disciplina l’attività degli otto porti regionali: Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Porto San Giorgio, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto. Lo Stato ha competenze sugli scali di Ancona (difesa militare e Autorità portuale), Pesaro e San Benedetto del Tronto, anche se questi ultimi due sono destinati a divenire di esclusiva autorità della Regione. Sulla base delle previsioni regionali e delle prospettive di sviluppo locali, viene stimato un investimento pluriennale di 660 milioni di euro, da reperire tra fondi pubblici e privati (concessioni demaniali per strutture specialistiche: nautica da diporto, cantieristica, pesca, commercio, servizi ai passeggeri). Questa la ripartizione della spesa pluriennale, per singolo porto, una volta reperiti i fondi pubblici e privati necessari: Pesaro, 60 milioni; Fano, 40 milioni; Senigallia, 25 milioni; Ancona, 400 milioni (comprensivi delle difese esterne e dei collegamenti ferroviari e stradali); Numana, 20 milioni; Civitanova Marche, 38 milioni, Porto San Giorgio, 15 milioni; San Benedetto del Tronto 45 milioni. Sono stimati anche 17 milioni destinati a punti di ormeggio lungo la costa (Marotta di Mondolfo, Porto Recanati, Porto Sant’Elpidio, Cupra Marittima). Si prevede, inoltre, di elevare a 9.500, gli attuali 5.500 posti barca da diporto esistenti. (r.p.)
dalla provincia di Ascoli Piceno
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