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Rifiuti dal maceratese: nessuna lacuna nel comportamento della Provincia di Ascoli

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Andrea Maria AntoniniIn merito alla preoccupazione esternata dal PD provinciale circa i rifiuti che potrebbero arrivare nel territorio piceno dal maceratese, si puntualizza quanto segue: nessuna decisione è stata ancora presa ne alcun atto è stato sottoscritto. La Provincia coinvolgerà al momento opportuno, come fin’ora ha sempre fatto, l’intero territorio a cui chiederà la condivisione di importanti azioni come questa.


La Provincia di Ascoli sta perfettamente svolgendo il suo ruolo di coordinamento provinciale ed è assolutamente presente con tutti i suoi “effettivi” sulla problematica in questione. Infatti, come già anticipato in Consiglio Provinciale,  la Regione Marche ha convocato i primi di marzo le Province e i Comuni di Fermo ed Ascoli pregandoli di accogliere un certo quantitativo di rifiuti provenienti dal maceratese (Fermo in realtà li sta già ospitando dall’agosto 2009); come risulta da verbale redatto dalla Regione, stessa il sottoscritto ha chiesto che questo onere fosse eventualmente sopportato anche dalle Province di Ancona e di Pesaro. Così è stato poi previsto. Successivamente,  questa Provincia ha promosso un incontro tra la Provincia di Macerata, il Cosmari (il Consorzio di smaltimento rifiuti del maceratese) e l’Ascoli Servizi Comunali, per valutare e quantificare, nel dettaglio, lo sforzo che la Regione Marche e il territorio maceratese avrebbero chiesto al nostro.

In questo contesto il sottoscritto ha sostenuto, come pregiudiziale a qualsiasi accordo, il riconoscimento di 3 euro per ogni tonnellata conferita in discarica da utilizzare per azioni di valorizzazione della raccolta differenziata da effettuarsi su tutto il territorio della provincia. Questi sono i fatti, in attesa di essere convocati dalla Regione per ascoltare la proposta definitiva che vedrà coinvolte tutte le Province. Una volta pervenuta una proposta ufficiale si partirà con il coinvolgimento di tutti gli organismi locali interessati a vario livello. Quindi, non c’è niente di lacunoso nel comportamento della Provincia di Ascoli. Anzi, semmai risulta  strano come il PD piceno fosse palesemente disinformato e totalmente all’oscuro di questa iniziativa regionale, che ha evidenti risvolti politici oltre che tecnici. Evidentemente, il PD piceno conta poco nelle gerarchie interne al primo partito marchigiano.

In sintesi: tutte le Province marchigiane, grazie alla proposta del sottoscritto, parteciperanno all’eventuale accoglimento dei rifiuti maceratesi; il potenziamento della raccolta differenziata, grazie anche a qualche decina di migliaia di euro che potrebbero arrivare da questa operazione, la partenza dell’impianto di compostaggio e il suo successivo ampliamento che, unito all’impegno sempre maggiore che i comuni dovranno profondere per la raccolta della frazione organica,  contribuirà ad allungare la vita della discarica di Relluce, in attesa di definire altre strategie.

Infine, la presenza e il coordinamento della Provincia si sono fatti sentire anche sulla decisione della Provincia di Fermo di impedire il conferimento dei sette comuni della provincia di Ascoli presso la discarica fermana. Appresa la notizia, abbiamo infatti immediatamente convocato i sindaci dei comuni interessati, Ascoli Servizi Comunali e Picenambiente, e poi scritto alla Provincia di Fermo, chiedendo ed ottenendo una proroga dei tempi indicati per permettere ad ogni Comune di organizzarsi al meglio. La Provincia Picena c’è.

dall’Assessore all’Ambiente
Andrea Maria Antonini

Redazione Ascoli Notizie
Pubblicato Giovedì 14 aprile, 2011 
alle ore 18:10
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