Ascoli, caso Goffo: perizia balistica su tre proiettili
 Ancora senza fine le indagini sulla morte della funzionaria della Prefettura di Ancona Rossella Goffo, scomparsa il 4 maggio 2010 e rinvenuta nell’ascolano, nel bosco dell’Impero, il 5 gennaio 2011. Una morte che in un primo momento è stata dichiarata per soffocamento, ma che potrebbe esser stata causata dai proiettili della pistola di Alvaro Binni, al momento unico indagato sulla vicenda.
Ancora senza fine le indagini sulla morte della funzionaria della Prefettura di Ancona Rossella Goffo, scomparsa il 4 maggio 2010 e rinvenuta nell’ascolano, nel bosco dell’Impero, il 5 gennaio 2011. Una morte che in un primo momento è stata dichiarata per soffocamento, ma che potrebbe esser stata causata dai proiettili della pistola di Alvaro Binni, al momento unico indagato sulla vicenda.
Sulla verità ancora molti ostacoli: i tre bossoli esplosi e ritrovati nella zona di Colle San Marco potrebbero coincidere con le pistole d’ordinanza della Polizia di Stato. L’uomo, agente presso la Questura di Ascoli, è accusato di omicidio volontario premeditato.
Dalla perizia balistica sui tre proiettili potrebbe venire una risposta per capire se provengono dalla pistola calibro 9 del tecnico ascolano. Altri indizi potrebbero venir fuori anche dall’esame del Dna su alcuni frammenti ossei e sulla fede nuziale della donna, rinvenuti ben 12 settimane dopo il ritrovamento del corpo.
di Carlo Leone


















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